In Divenire – Idee per Diventare adulti in resiliente equilibrio

• di anciliguria

Anci Liguria, in qualità di UPI che associa e rappresenta le tre Province, ha deciso di aderire al bando con il Progetto “In Divenire – Idee per Diventare adulti in resiliente equilibrio” a seguito del successo riscontrato nel precedente BANDO UPI – Azione ProvincEgiovani 2019 con il Progetto “ME.CO. – MEns sana in COrpore sano – perché lo sport sia benessere” che ha promosso attività a favore di uno stile di vita sano e a contrasto dei disturbi alimentari.

L’Obbiettivo del Progetto è quello di promuovere azioni di contrasto al disagio giovanile per contrastare il fenomeno in forte crescita dei NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono impegnati né in percorsi di istruzione e/o formazione, né in un’attività lavorativa. In Liguria questo dato risulta in aumento, passato dal 17,7% del 2019 al 19,6% del 2021. In concomitanza con i dati scolastici, vanno riportati gli effetti psicologici della pandemia sui giovani, tra cui è da segnalare un allarmante aumento di accessi al pronto soccorso e di ricoveri di ragazzi e ragazze in stato di sofferenza psicologica acuto. Nonostante l’allentamento delle misure relative alla situazione pandemica, nel 34% dei giovani tra i 18 e i 25 anni è stato registrato un aumento del 24% dei disagi e/o problemi psicologici (ansia, calo umorale, chiusura emotiva, rabbia, aggressività).

La rete di partenariato individuata è composta da tre Istituti Scolastici del territorio, uno per ogni Provincia (I.S.S.  “G. RUFFINI” – Imperia, I.S.S. “V. Cardarelli” – La Spezia, I.S.S. “Mazzini Da Vinci ” – Savona), il Forum del Terzo Settore della Liguria e l’Ordine degli Psicologi della Liguria in qualità di associato.

Contribuirà come sponsor del Progetto la Fondazione Carige.

Il progetto si snoda su due linee d’intervento. Il primo step prevede un’indagine capillare da effettuare sugli Istituti scolastici selezionati per avviare una fase conoscitiva con i docenti e gli alunni con il supporto di una rete integrata formata da professionisti competenti e formati sul tema. Questa fase ha un triplice scopo:

• Individuare il gruppo target di riferimento in ogni Istituto;
• Fornire agli insegnanti le linee guida necessarie per riconoscere e affrontare i segnali di disagio giovanile;
• Dotare gli adolescenti degli strumenti volti a stimolare e valorizzare le loro capacità e attitudini attraverso attività di tipo laboratoriale (con l’utilizzo di metodologie attive e partecipative quali role-playing, lavori di gruppo e focus-group);
• Analizzare il percorso, i risultati raggiunti, le eventuali criticità e le possibili soluzioni.

Secondariamente si procede a:

• Promuovere esperienze ludico ricreative, teatrali, cinematografiche e musicali per avvicinare i giovani alle attività culturali, favorendone la partecipazione attiva sul territorio e limitando i rischi derivanti dall’esclusione sociale;
• Prevedere attività scolastiche ed extra scolastiche con laboratori volti alla realizzazione di attività di tipo creativo per promuovere la socialità, non solo come prevenzione del disagio, ma anche per la promozione del successo personale e formativo dei ragazzi e per contrastare episodi, sempre più frequenti, di dispersione scolastica.
• Promuovere un evento finale di presentazione delle attività creative realizzate, con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, per condividere l’esperienza acquisita durante il progetto e diffondere la buona pratica all’intero territorio regionale.

La finalità del progetto, oltre al suo effettivo svolgimento, è quella di creare un archetipo organizzato in ogni Istituto scolastico funzionale alla prevenzione futura dei disagi dell’adolescenza sociale, ponendo il focus sulla valorizzazione delle risorse che i ragazzi hanno da offrire.