Il progetto PG! Protagonismo ai giovani è promosso dalla Provincia di Perugia, in partenariato con soggetti non-profit del territorio e con il supporto del Comune di Perugia in qualità di Associato di progetto.
È volto a sensibilizzare la comunità sulle tematiche del disagio giovanile e a realizzare attività creative per i giovani delle aree dell’assisano, del perugino e dello spoletino. Nelle 3 città individuate saranno proposti laboratori che usino i linguaggi delle arti, con il fine di far scoprire ai giovani le proprie emozioni inespresse e condividere i propri disagi. Farà parte delle attività progettuali la creazione di una campagna di sensibilizzazione realizzata dai partecipanti, riguardo ai temi della condizione giovanile. Il progetto prevede attività che coinvolgeranno una popolazione giovanile eterogenea, formata da giovani tra i 14 e 35 anni, tra cui anche ragazzi e ragazze portatori di diversi tipi di disagio. Il progetto intende rispondere ai bisogni dei giovani emersi nel corso della pandemia, ma anche in tempi anteriori, attraverso azioni di socializzazione che sfruttino i linguaggi artistici, così da riportare ragazzi e ragazze a vivere momenti di condivisione. Obiettivo generale del progetto è offrire ai giovani una serie di attività laboratoriali che possano essere lo strumento attraverso il quale affrontare e prevenire disagi di varia natura, e che aiutino a costruire benessere mentale e fisico. Nello specifico, il progetto intende:
Risultati attesi Il progetto prevede la realizzazione di 9 laboratori artistici e ludico-ricreativi distribuiti in 3 città della Provincia di Perugia (Assisi, Spoleto, Perugia). Locandina_PG! Inoltre, durante i laboratori, verrà realizzata una campagna di sensibilizzazione realizzata dai giovani, per i giovani. Periodo di svolgimento dicembre 2022 – settembre 2023 Partenariato Provincia di Perugia (capofila); Coop. Sociale ASAD; Coop. Sociale Il Cerchio; APS VI.VA. ONLUS Partecipazione e Solidarietà; Associazione Culturale Scuola di Musica “Piano Solo”; APS Dance Gallery; Associazione culturale St.Art. Associato di progetto: Comune di Perugia Per informazioni: Provincia di Perugia, Tel. 075 3681390; 338 4109392 |
La complessità delle nuove generazioni in crescita tra crisi reali e mondo digitale. Questo l’argomento al centro del convegno “Generazioni 2000”, che si è svolto lunedi 23 gennaio nella Sala dei Notari di Perugia, al quale hanno partecipato esperti sul tema, rappresentanti istituzionali e un folto gruppo di studenti e studentesse di varie scuole superiori del territorio.
Un evento promosso dall’associazione St.Art, in collaborazione con i partner di progetto e col patrocinio, tra gli altri, del Comune di Perugia, con l’obiettivo di comunicare e illustrare pubblicamente ciò che la “società adulta” del territorio attua per contrastare il dilagante disagio giovanile.
Nel corso dell’evento si sono susseguiti gli interventi di Gianluca Tuteri, vicesindaco del Comune di Perugia, Erika Borghesi, consigliera delegata della provincia di Perugia, Fabrizio Croce, consigliere comunale di Perugia, Francesco Gatti, presidente Post, Sara Segatori, giornalista Rai, Andrea Luccioli, giornalista e scrittore, Vincenzo Cerquiglini, presidente associazione St.Art, Aldo Manuali, pedagogista e giudice onorario del Tribunale dei Minori, Barbara Lumaca insegnante, Federica Pascoli, presidente associazione “Basta il cuore”, Alessandro Deledda, musicista e direttore della scuola di musica Piano Solo, Alessandro Moretti, presidente provinciale delle Acli di Perugia. Proprio per questo, l’incontro, moderato dal giornalista Rai Paolo di Giannantonio, ha visto la presentazione di numerosi progetti rivolti ai giovani, tra cui quello della Provincia di Perugia, intitolato “Pg! – Protagonismo ai Giovani”. Si tratta di una nuova proposta volta a sensibilizzare la comunità sulle esigenze del mondo giovanile e realizzare attività creative per i giovani dell’assisano, del perugino e dello spoletino. Nelle tre città saranno proposti laboratori con il fine di far scoprire ai partecipanti le proprie emozioni inespresse e condividere le loro aspirazioni.
Assisi, 20 aprile 2023 – Si è tenuto ieri ad Assisi l’open day del primo laboratorio di Song Writing Fai la Trap che rientra nel ‘Progetto PG! Protagonismo ai giovani’, volto a combattere il disagio giovanile, finanziato da UPI Unione Province Italiane e che vede la Provincia di Perugia in qualità di soggetto capofila in partenariato con soggetti non-profit del territorio e con il supporto del Comune di Perugia in qualità di Associato di progetto.
Il laboratorio è gratuito ed è aperto a tutti i giovani dai 14 anni in su e si terrà dal 26 aprile, per sette mercoledì consecutivi, dalle 15 alle 17 a Santa Maria degli Angeli. Questi incontri saranno un’occasione per imparare a tirare fuori pensieri ed emozioni, si capirà come si costruisce una base musicale, il ritmo, i tempi, le sonorità, dando ampio spazio alla fantasia e all’ispirazione.
All’open day erano presenti la Presidente della Provincia di Perugia e Sindaco di Assisi, Ing. Stefania Proietti, il presidente dell’Associazione culturale St.Art Vincenzo Cerquiglini, che conduce il laboratorio, e VI.VA. Partecipazione e Solidarietà Aps Ets con il presidente Luigi Marini, che supporta lo svolgimento dei laboratori con propri educatori e psicologi.
Il luogo dove si svolge il Laboratorio è l’ala sinistra della Stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli che l’Associazione VI.VA. ha recentemente riqualificato con un intervento di rigenerazione urbana per realizzare iniziative di benessere psicosociale per i giovani e per tutta la comunità.
Nel corso i questi incontri insieme a Dj, parolieri e musicisti esperti, i partecipanti realizzeranno un videoclip che darà voce e musica alle idee condivise. Il brano verrà poi diffuso sui social, sul sito internet del progetto e anche in radio.
In totale sono tre i laboratori gratuiti in programma nell’ambito del Progetto e verranno svolti nel periodo maggio – settembre 2023 nelle città di Perugia, Assisi e Spoleto: SongWriting-fai la trap!, Il mio corpo parla, Jazz4Soul.
‘Progetto PG! Protagonismo ai giovani’ prevede attività che coinvolgeranno una popolazione giovanile eterogenea, formata da giovani cittadini e giovani ospiti di centri diurni e residenziali.
La poesia di Beatrice Innocenti nasce dal profondo in maniera quasi spontanea, come un bagliore che illumina improvviso la mente e che, se non fissato sulla carta, rischia di fuggire via; lo confessa lei stessa nella nota iniziale – «Ho scavato nel mio profondo, scrivendo quello che sentivo […] In modo semplice, ci sono io dietro le parole usate» – e lo ribadisce a circa metà della silloge, con un componimento che potremmo definire programmatico (…)
Altri versi nascono invece dal vissuto drammatico che l’accompagna fin da quando, bambina, le venne diagnosticata una rara malattia neurodegenerativa e che, quotidianamente, si riaffaccia in tutta la sua crudezza: un «nemico sempre presente» che «ti strappa le certezze» come «una nuvola che sale e ti inghiotte/non rimane niente al suo passaggio».
Tuttavia nel complesso l’intera silloge è pervasa da un profondo senso di ottimismo, che fa capolino anche tra i versi più cupi: come nella bellissima “Questione di caso” dove, all’impossibilità da parte dell’essere umano di dare una spiegazione razionale o finalistica alla propria esistenza, fa da contraltare la testimonianza fornita dalla natura, che attraverso il ritmo ciclico delle stagioni ci testimonia che una rinascita è sempre possibile.»
(dall’introduzione di Francesca Meucci)
…..
Lurido è il mondo
fatto di misfatti
e venduto di incontri,
gli incontri possono portare pace
oppure innalzare guerre
non cascare nella pozza
casuale di lui,
cerca di uscire, sforzati
di conoscere l’inconoscibile.
………………….
Al mondo siamo venuti per caso
un giorno casuale
il motivo non si conosce
lottiamo per stare a galla
con la speranza che l’acqua non ci trascini giù
capiterà.
La natura ci insegna che la
rinascita è sempre possibile.
…………………….
Il tempo passa
Terrore rumoroso
si affolla nella testa.
Può essere un buon alleato
o il peggior nemico,
le emozioni scorrono.
Spaventa quello che passa,
ma al tempo stesso è tranquillizzante;
sicuramente la cosa snervante non è quello passato,
ma il tempo che deve venire.
Cosi tante domande
così poche risposte.
……………………
Si mente quando
non si ha nessuna alternativa
fingi che vada tutto bene,
ma non lo è;
menti per proteggere
da una verità
insopportabile.
Si mente quando
la paura
spinge
come l’emozione
più insidiosa e squallida.
Si mente per
ottenere risultati che altrimenti
non arriverebbero.
Si mente per
proteggere la verità
per non portare dolore.
Tanti motivi per non dire le cose come stanno.
Il laboratorio Fai la Trap di Spoleto è iniziato l’11 aprile 2023 e si svolgerà tutti i martedi fino al 7 giugno, presso la Modern Music School, ed è realizzato dai partner del progetto Associazione St.Art e Cooperativa Il Cerchio.
La modalità del laboratorio “Fai la Trap” utilizza la musica di gruppo come strumento di relazione sociale e di inclusione, facilitando anche l’acquisizione di elementi di base per suonare strumenti tradizionali supportati dall’elettronica. I partecipanti, in tutto 12, hanno aderito al Progetto con entusiasmo e curiosità.
Limitando al minimo la parte teorica e cercando di rendere empatica e positiva la nuova figura del docente, nel laboratorio “trap” si è posta una massima attenzione a tutti i singoli partecipanti (tempi di ripresa video durante le prove, comunicazione verbale e non verbale, etc).
Nel primo incontro si è partiti dal realizzare cover dei fondamentali semplici del pop-rap italiano: “Gioca Jouer” di Claudio Cecchetto e “L’ombelico del Mondo” di Jovanotti, ottenendo il massimo coinvolgimento e divertimento.
Nei successivi appuntamenti si è creato un lavoro di gruppo, comprensivo della stesura di un testo ancora in fase embrionale, per la creazione di un brano originale “trap oriented” ma con tematiche facili di cui i singoli partecipanti hanno creato parti originali, basso, tastiera, batteria già registrate su computer pronte ad essere completate con voce ed altri strumenti.
Nel suggestivo scenario del Laboratorio di Jazz 4 Soul di Spoleto, si è svolta un’esperienza straordinaria che ha visto la collaborazione attiva dei talentuosi ragazzi e ragazze partecipanti. Il risultato di questa affascinante sinergia è il trailer di “Half Boiled”, un progetto innovativo e coinvolgente nato sotto la guida esperta di Alessandro Deledda.
L’atmosfera del laboratorio è stata permeata dalla creatività e dalla passione per la musica, culminando nella produzione di musiche originali destinate alla colonna sonora del cine-fumetto “Half Boiled”. Quest’ultimo rappresenta un’opera unica, realizzata in collaborazione con i giovani provenienti dai centri Coop. il Cerchio, e affronta in modo toccante e significativo il tema del bullismo.
Il trailer offre uno sguardo intrigante su questo progetto cinematografico carico di emozioni e messaggi potenti. Attraverso note musicali avvincenti e immagini suggestive, il pubblico è invitato a immergersi nell’universo di “Half Boiled” e a cogliere l’essenza di un’iniziativa che va ben oltre la semplice creazione artistica.
Non si tratta solo di un laboratorio musicale, ma di un’iniziativa che affronta tematiche sociali importanti attraverso l’arte e la creatività. La collaborazione con i giovani dei centri Coop. il Cerchio aggiunge un valore significativo a questo progetto, portando alla luce le voci e le esperienze di coloro che affrontano il bullismo nella vita di tutti i giorni.
Guarda il trailer di “Half Boiled” e lasciati coinvolgere da questa straordinaria fusione di musica e messaggi significativi. Un viaggio emozionante attraverso il potere dell’arte e della collaborazione che si è concretizzato nel laboratorio musicale del Jazz 4 Soul di Spoleto.
CONFERENZA STAMPA
https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/largo-ai-giovani-ascoltiamoli-e-incoraggiamoli-1.8332648
ARTICOLI GENERAZIONE 2000
ASSISI – LABORATORIO FAI LA TRAP
https://www.lavocedelterritorio.it/index.php/assisi-progetto-pg-protagonismo-ai-giovani/
CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO
https://www.provincia.perugia.it/news/pg-protagonismo-ai-giovani-0
La connessione tra mente e corpo è al centro del laboratorio “Il mio corpo parla“, un’esperienza unica che esplora il movimento come mezzo di espressione emotiva e creativa. Attraverso il laboratorio, i partecipanti hanno potuto sfruttare i movimenti del corpo per creare relazioni con se stessi e con gli altri, riflettendo lo stato emotivo e la situazione ambientale.
La ricerca scientifica supporta l’importanza del movimento nella salute mentale. Una metanalisi europea ha rivelato che l’attività fisica può essere paragonabile agli antidepressivi o alla psicoterapia nel trattamento della depressione. Chi pratica regolarmente attività fisica ha un rischio ridotto del 17% di soffrire di depressione, grazie all’aumento del BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), che promuove la neuroplasticità. Anche solo 10 minuti di ballo possono aumentare i livelli di BDNF, migliorando l’umore e l’attenzione.
Questo laboratorio è stato progettato per essere accessibile a tutte e tutti, indipendentemente dall’età o dall’affinità con lo sport. E’ stato realizzato in diverse sedi territoriali (Perugia, Assisi e Spoleto), con 16 ore di lezione ciascuna, guidate da un docente esperto e un tutor. L’approccio intergenerazionale permette a persone di tutte le età di imparare insieme, promuovendo l’inclusione e la crescita reciproca.
La musica ha un potere straordinario. Scientificamente documentata per i suoi effetti terapeutici, essa può aiutare nel disagio psichico, nell’apprendimento, nelle malattie neurodegenerative e nei disturbi dell’umore. Ma come possiamo sfruttare questa potente risorsa? La risposta sta nei laboratori musicali terapeutici – Jazz 4 Soul.
I laboratori sono stati progettati per sviluppare la creatività attraverso la plasticità dei linguaggi Jazz. Stimolano un ascolto attento e un maggiore approfondimento dei dettagli, promuovendo conoscenza ed autostima. Questo processo terapeutico è stato realizzato in diverse sedi territoriali come Perugia, Assisi e Spoleto, con 16 ore di attività per ogni sede.
In un’ottica di inclusione, i laboratori non sono stati rivolti a particolari fasce d’età. L’apprendimento intergenerazionale permette a persone di tutte le età di imparare insieme, creando un ambiente ricco e stimolante.
Ogni laboratorio è stato guidato da un* docente espert* e un tutor, che lavoreranno con gli educatori delle cooperative e associazioni. Il loro compito è stato quello di guidare un gruppo estremamente eterogeneo, dedicati all’espressione e alla comunicazione attraverso la musica.
Durante i laboratori, sono stati realizzati momenti di approfondimento sulle tematiche del disagio. I giovani hanno documentato i momenti espressivi più salienti. Inoltre, gli esperti hanno guidato i partecipanti alla scoperta di progetti locali e regionali per i giovani, disponibili nei Comuni coinvolti e in Umbria in generale.
I laboratori musicali terapeutici rappresentano un’opportunità unica per esplorare il potere della musica come strumento di guarigione e crescita.
La connessione tra mente e corpo è al centro del laboratorio “Il mio corpo parla“, un’esperienza unica che esplora il movimento come mezzo di espressione emotiva e creativa. Attraverso il laboratorio, i partecipanti hanno potuto sfruttare i movimenti del corpo per creare relazioni con se stessi e con gli altri, riflettendo lo stato emotivo e la situazione ambientale.
La ricerca scientifica supporta l’importanza del movimento nella salute mentale. Una metanalisi europea ha rivelato che l’attività fisica può essere paragonabile agli antidepressivi o alla psicoterapia nel trattamento della depressione. Chi pratica regolarmente attività fisica ha un rischio ridotto del 17% di soffrire di depressione, grazie all’aumento del BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), che promuove la neuroplasticità. Anche solo 10 minuti di ballo possono aumentare i livelli di BDNF, migliorando l’umore e l’attenzione.
Questo laboratorio è stato progettato per essere accessibile a tutte e tutti, indipendentemente dall’età o dall’affinità con lo sport. E’ stato realizzato in diverse sedi territoriali (Perugia, Assisi e Spoleto), con 16 ore di lezione ciascuna, guidate da un docente esperto e un tutor. L’approccio intergenerazionale permette a persone di tutte le età di imparare insieme, promuovendo l’inclusione e la crescita reciproca.
La connessione tra mente e corpo è al centro del laboratorio “Il mio corpo parla“, un’esperienza unica che esplora il movimento come mezzo di espressione emotiva e creativa. Attraverso il laboratorio, i partecipanti hanno potuto sfruttare i movimenti del corpo per creare relazioni con se stessi e con gli altri, riflettendo lo stato emotivo e la situazione ambientale.
La ricerca scientifica supporta l’importanza del movimento nella salute mentale. Una metanalisi europea ha rivelato che l’attività fisica può essere paragonabile agli antidepressivi o alla psicoterapia nel trattamento della depressione. Chi pratica regolarmente attività fisica ha un rischio ridotto del 17% di soffrire di depressione, grazie all’aumento del BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), che promuove la neuroplasticità. Anche solo 10 minuti di ballo possono aumentare i livelli di BDNF, migliorando l’umore e l’attenzione.
Questo laboratorio è stato progettato per essere accessibile a tutte e tutti, indipendentemente dall’età o dall’affinità con lo sport. E’ stato realizzato in diverse sedi territoriali (Perugia, Assisi e Spoleto), con 16 ore di lezione ciascuna, guidate da un docente esperto e un tutor. L’approccio intergenerazionale permette a persone di tutte le età di imparare insieme, promuovendo l’inclusione e la crescita reciproca.
La musica ha un potere straordinario. Scientificamente documentata per i suoi effetti terapeutici, essa può aiutare nel disagio psichico, nell’apprendimento, nelle malattie neurodegenerative e nei disturbi dell’umore. Ma come possiamo sfruttare questa potente risorsa? La risposta sta nei laboratori musicali terapeutici – Jazz 4 Soul.
I laboratori sono stati progettati per sviluppare la creatività attraverso la plasticità dei linguaggi Jazz. Stimolano un ascolto attento e un maggiore approfondimento dei dettagli, promuovendo conoscenza ed autostima. Questo processo terapeutico è stato realizzato in diverse sedi territoriali come Perugia, Assisi e Spoleto, con 16 ore di attività per ogni sede.
In un’ottica di inclusione, i laboratori non sono stati rivolti a particolari fasce d’età. L’apprendimento intergenerazionale permette a persone di tutte le età di imparare insieme, creando un ambiente ricco e stimolante.
Ogni laboratorio è stato guidato da un* docente espert* e un tutor, che lavoreranno con gli educatori delle cooperative e associazioni. Il loro compito è stato quello di guidare un gruppo estremamente eterogeneo, dedicati all’espressione e alla comunicazione attraverso la musica.
Durante i laboratori, sono stati realizzati momenti di approfondimento sulle tematiche del disagio. I giovani hanno documentato i momenti espressivi più salienti. Inoltre, gli esperti hanno guidato i partecipanti alla scoperta di progetti locali e regionali per i giovani, disponibili nei Comuni coinvolti e in Umbria in generale.
I laboratori musicali terapeutici rappresentano un’opportunità unica per esplorare il potere della musica come strumento di guarigione e crescita.
Laboratorio di Fai la Trap – Perugia
Un’Esperienza Unica di Espressione Musicale
Il laboratorio musicale “Fai la Trap” tenuto presso il Fuoritempo di Perugia ha offerto un’opportunità unica a giovani talenti di esprimere la propria creatività nel contesto sempre più influente della trap music. Organizzato dal docente del Fuoritempo, il laboratorio ha dato vita a due tracce scritte e prodotte dai partecipanti evidenziando un talento eccezionale e una profonda critica verso il panorama musicale contemporaneo.
Il laboratorio ha abbracciato l’idea di espressione individuale all’interno di un contesto collaborativo. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi nella scrittura creativa personale, sviluppando testi originali che successivamente sono stati trasformati in autentiche canzoni rap su basi altrettanto originali.
Uno degli aspetti distintivi del laboratorio è stata la critica aperta e sincera da parte dei partecipanti nei confronti dell’industria musicale moderna e delle tendenze attuali. Questa riflessione critica è stata una componente fondamentale del processo creativo, contribuendo a dare forma alle tracce finali con un tocco di autenticità e rilevanza sociale. L’atmosfera durante il laboratorio di canto, sia individuale che di gruppo, è stata permeata da un senso di collaborazione e supporto reciproco. Gli artisti emergenti hanno avuto l’opportunità di condividere le proprie esperienze e influenze, creando un ambiente inclusivo che ha alimentato ulteriormente la creatività e l’innovazione.
La riuscita del laboratorio “Fai la Trap” di Perugia testimonia non solo l’abilità dei giovani partecipanti ma anche la necessità di spazi dedicati all’esplorazione e all’espressione artistica.
In conclusione, il laboratorio “Fai la Trap” ha rappresentato un’esperienza straordinaria per tutti i partecipanti, mettendo in luce il talento emergente e la capacità di analisi critica dei giovani artisti.