Terra dei Fuochi è un’espressione degli anni 2000 per indicare una vasta area situata nell’Italia meridionale, che si estende in Campania, a cavallo tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, in relazione all’interramento di rifiuti tossici e rifiuti speciali, e all’innesco di numerosi roghi di rifiuti, tutte circostanze con un potenziale impatto sulla salute della popolazione locale. Essa apparve per la prima volta nel 2003, quando fu usata nel Rapporto Ecomafie di quell’anno curato da Legambiente. In seguito è stata utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra, come titolo dell’undicesimo e ultimo capitolo. Le immagini di rifiuti incendiati, disseminati, o abbandonati in discariche abusive nella Terra dei Fuochi, anche in prossimità di zone abitate, sono state associate alla percezione di un maggior rischio per la salute per le persone che abitano nell’area, con particolare riferimento ai tumori.
E a completare il quadro desolante di recente sono arrivati i dati OCSE sul livello culturale dei nostri giovani. Meno male che l’Europa doveva diventare l’economia della conoscenza, il faro del sapere globale, come da trattato di Lisbona del 2007! I quindicenni del Sud leggono peggio di quelli del Nord: lo dice il rapporto internazionale Pisa, cioè il Programma for International Student Assessment, che ha presentato l’indagine periodica condotta a livello internazionale per valutare le competenze in lettura, matematica e scienze degli studenti quindicenni.
Alla prova, posta a base della valutazione hanno preso parte gli studenti di 79 Stati, di cui 11.785 gli studenti italiani, appartenenti a 550 scuole dislocate su tutto il territorio nazionale, che si sono cimentati nelle risposte. L’esito, per il nostro Paese, è stato davvero sconfortante.
I dati del rapporto: Gli studenti italiano di 15 anni oggi hanno competenze scientifiche e di lettura inferiori a quelle che avevano dieci anni fa i loro coetanei.
In particolare, i nostri studenti hanno riportato:
In tutti gli ambiti, la prestazione è stata inferiore a quella di Paesi come Belgio, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Slovenia, Svezia e Regno Unito.
Importanti, inoltre, i divari territoriali: gli studenti del Nord ottengono in lettura risultati migliori di quelli del Sud che presentano maggiori difficoltà. Importanti anche le differenze tra le tipologie di scuole: gli studenti dei licei ottengono i risultati migliori, seguiti da quelli degli istituti tecnici e, infine, da quelli degli istituti professionali.
La Provincia di Caserta si trova proprio nel fulcro della Terra dei fuochi, un territorio dove il disastro ecologico, la devianza e l’ignoranza della popolazione ha raggiunto l’acme e a farne le spese ovviamente sono i giovani che qui sono nati e/o che qui si trovano a vivere.
Purtroppo, in questo contesto economico-socio-culturale già emergenziale nel febbraio 2020 si è innestata la pandemia da SARS-COV-19 che in tutto il mondo ha portato una profonda crisi sanitaria, innanzitutto, ma anche economica e sociale. In quei contesti familiari già borderline, dove la frequenza a scuola rappresentava l’unica occasione di riscatto sociale e di educazione alla legalità, la sopravvenuta chiusura delle scuole durante il lock-down e, successivamente, con le altre misure di prevenzione del contagio adottate dal Governo nazionale e regionale, sostituendo le attività scolastiche in presenza con la didattica a distanza (DAD) ha sicuramente agito negativamente costringendo quei giovani a vivere 24 ore su 24 proprio nei loro contesti familiari altamente “tossici”.
Datosi il contesto in cui si trova ora ad operare la nostra Provincia, non si può non scegliere la tematica inerente all’ambiente per sviluppare questa proposta progettuale cercando di innescare azioni multidisciplinari nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio finalizzate da un lato alla promozione del vivere civile e della cultura della legalità e della tutela del territorio e, dall’altro, a stimolare azioni per migliorare nei giovani la capacità di prosa, cioè di scrivere correttamente, e di saper leggere criticamente un testo. Il tutto nel pieno rispetto della vigente normativa nazionale e regionale anti-COVID ed utilizzando, quanto più possibile, luoghi di incontro “virtuali”.
Obiettivi specifici, pertanto, saranno:
a) Coinvolgere almeno 1000 studenti nel ciclo di seminari informativi online
b) Coinvolgere almeno 3000 studenti nella manifestazione provinciale su piattaforma online di giugno 2021
c) Realizzare una campagna di sensibilizzazione provinciale sul ciclo dei rifiuti e sulle energie rinnovabili
d) Realizzare un concorso provinciale per la redazione di temi sui cambiamenti climatici e le energie rinnovabili
e) Realizzare un concorso provinciale per la migliore “storia” o video sul ciclo dei rifiuti
f) Coinvolgere almeno 8 studenti del territorio nel viaggio premio a Copenhagen per visitare il nuovo impianto di Amager Bakke-CopenHill