Lotto 1: contrasto alla dispersione scolastica e orientamento personale e professionale
Beneficiari
Giovani dai 14 ai 30 anni con bisogni diversi: da sensibilizzare, informare, formare o sostenere. Giovani “fragili” segnalati dai servizi pubblici, ripetenti (già alle scuole secondarie inferiori) a forte rischio dispersione scolastica. Studenti di scuole secondarie superiori (14-19 anni), ex allievi alla ricerca di offerte o riorientamento (19-30 anni).
Obiettivi
Il progetto ha come obiettivo il contrasto della dispersione scolastico e l’orientamento personale dei ragazzi fra i 14 e 30 anni, mettendo a sistema una serie di sportelli dedicati al percorso di accoglienza psicologica e sociale e al lavoro, con una collaborazione di Enti pubblici, cooperative sociali, associazioni culturali e di promozione sociale del nostro territorio. “Giovani fuoriclasse. Percorsi di ascolto tra orientamento, lavoro e cultura” si attuerà in un territorio nel quale vivono 43.000 giovani in età scolastica (6-18 anni) e 14.000 studenti iscritti all’Università del Piemonte Orientale. La percentuale di disoccupazione giovanile è pari al 28% e rappresenta la percentuale di neet più alta a livello provinciale. Per contrastare questa situazione la Provincia ha pensato di attivare compiti di facilitazione e di ingaggio dei giovani nelle scuole e negli spazi del tempo libero su tutto il territorio provinciale, semplificando l’accesso a servizi al lavoro e a percorsi laboratoriali a Novara e Borgomanero, con una serie di antenne locali operative presso Informagiovani di Pombia e spazi associativi, come nel caso di Cureggio. I beneficiari rientrano in un target che va dai 14 ai 30 anni con bisogni diversi: da sensibilizzare, informare, formare e sostenere. Questo a partire dai giovani più “fragili” che arrivano da segnalazioni o sono presi in carico dai servizi pubblici, passando per giovani ripetenti già a partire dalle scuole medie e a forte rischio di dispersione scolastica nella fascia 14-18 anni. Ci occuperemo degli studenti di scuole secondarie di secondo grado (14-19 anni), seguendo anche ex allievi (19-30 anni) che tornano alle rispettive scuole alla ricerca di offerte o di riorientamento. Tutti i giovani seguiti dal progetto disporranno di servizi a loro dedicati con personale specializzato, ma saranno parte attiva delle attività realizzando, per esempio, interventi di peer education verso pari età e co-progettando eventi secondo modelli co-decisionali. Il progetto metterà a sistema una serie di sportelli dedicati ai servizi al lavoro e percorsi di accoglienza psicologica e sociale che già operano sul territorio novarese, ampliando i servizi disponibili, gli ambiti professionali seguiti e i target raggiungibili tra studenti ed ex studenti, realizzando una collaborazione unica, finora mai praticata tra Enti pubblici, ovvero Provincia, Comune e Università e privati, cioè le cooperative sociali, le associazioni culturali e quelle di promozione sociale. Vorremmo parlare di lavoro uscendo dall’obbligatorietà dei percorsi scolastici, valorizzando le scelte dei giovani con servizi accessibili ed efficienti anche attraverso un ingaggio organizzato nei centri giovanili, durante concerti e rappresentazioni teatrali. Il progetto metterà a disposizione sportelli e percorsi di accoglienza e sostegno in spazi di incontro evoluti nei quali sarà facile per i giovani avere accesso ai servizi al lavoro, come ad esempio l’ITI “Omar”e Spazio Nòva a Novara e a Borgomanero la sede di Vedogiovane. In questi spazi, caratterizzati dall’informalità degli ambienti, i giovani verranno accolti, ascoltati e indirizzati, parleranno con psicologi, educatori, case manager, orientatori, musicisti, organizzatori di eventi, attori e direttori artistici, aggiornando il quadro delle professionalità percorribili. L’offerta sarà ampia e metterà a disposizione incontri individuali, plenari, open day, eventi. L’Università è orgogliosa di essere a fianco della Provincia di Novara per questo ambizioso progetto di valorizzazione rivolto alle giovani generazioni. L’Ateneo è aperto al mondo che ha però ben chiaro il proprio ruolo nelle dinamiche educative e socio-economiche del Piemonte Orientale. La fitta rete di rapporti che, dal 1998 ad oggiè stato instaurato con le scuole secondarie, è in continua espansione e ha l’obiettivo di coinvolgere le giovani generazioni nelle grandi sfide del futuro ben prima della scelta del percorso universitario. UPO è un ateneo che interagisce costantemente con gli stakeholders locali, progettando iniziative con il territorio in un costante dialogo con imprese ed enti pubblici. Le iniziative di orientamento al lavoro, infine, coinvolgono gli iscritti durante tutta la loro esperienza accademica, gettando le basi per un ingresso nel mondo delle professioni più efficace e consapevole. Per Cabiria Teatro, associazione culturale che partecipa a questo progetto, è a scuola che si decide chi si vuole essere, che ci si immagina “grandi” e questo progetto prevede interventi a 360 gradi con una rete di altissimo profilo. Il teatro si inserisce in questo contesto mettendo al centro due parole fondamentali: scelta ed emozione, emozione di affrontare il palcoscenico, di collaborare con gli altri per un obiettivo comune, di conoscersi di più, ma anche la scelta di chi non se la sente di mettersi in gioco direttamente e lo farà, appunto, tramite la scelta di uno spettacolo per la rassegna estiva. Le esperienze fatte con questo tipo di co-direzione artistica hanno sorpreso per qualità e temi degli spettacoli proposti. Entrambe queste fasi saranno realizzate con l’uso di strumenti tecnologici che gli adolescenti padroneggiano con disinvoltura. La cooperativa Aurive partecipa al progetto per affrontare il tema della dispersione scolastica nella provincia novarese, puntando sulla necessità di presentare il mondo del lavoro con un punto di vista diverso, più accessibile e in grado di raccontarsi anche attraverso concerti, tirocini e nuove professionalità del mondo culturale, educativo ed assistenziale, avvicinando i giovani nei luoghi a loro più vicini: le scuole e gli spazi del tempo libero, semplificando l’accesso ai servizi al lavoro e a percorsi laboratoriali rivolgendosi a un target che va dai 14 ai 30 anni e che presenta bisogni diversi.
Il partenariato riconosce il know how degli Enti coinvolti e offre un significativo livello di specializzazione favorendo la copertura di un target ampio di beneficiari. Con questo progetto avremo modo di confrontarci direttamente con i giovani che non saranno beneficiari passivi, ma verranno responsabilizzati e realizzeranno direttamente alcune attività per altri giovani, co-progettando eventi e attività culturali: il nostro obiettivo è quindi quello di facilitare e semplificare l’accesso al mondo del lavoro soprattutto per chi fatica a comprenderlo, offrendo un quadro che non si limita alle professionalità tradizionali.
Capofila: Provincia di Novara
Partner: 1) Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” – Vercelli – 2) Cooperativa Sociale Aurive – Novara – 3) – Cooperativa Sociale Vedogiovane – Borgomanero – 4) Orientamente APS – Novara – 5) Associazione Culturale Rest Art ETS – Novara – 6) Cabiria Teatro APS – Novara
Associato: Comune di Novara
Data inizio progetto: 01/12/2022
Data fine progetto: 01/10/2023
Contatto: Chiara Rondini (Funzionario provinciale) – Mail: [email protected] – Tel. 0321 378168
Risorse assegnate: € 50.000,00
Cofinanziamento: € 20.000,00