UPI Emilia-Romagna capofila nel progetto “No drop, No out!”

• di UPI Emilia-Romagna
• Giugno 22, 2021

UPI Emilia-Romagna capofila nel progetto “No drop, No out!”

Province e Comuni insieme per creare territori inclusivi e
per combattere l’abbandono sportivo

UPI Emilia-Romagna ha aderito al bando “Azione Province Giovani 2019” promosso da UPI e dal Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di contrastare il drop-out sportivo e la conseguente sedentarietà, sensibilizzando alla pratica dello sport e alla corretta alimentazione i ragazzi tra i 14 e i 20 anni, ma anche gli Over 65 e i disabili-

Il progetto, chiamato “No drop, no out! Territori uniti per la lotta al drop-out sportivo e la crescita dello sport per tutti” ha preso a inizio 2020 grazie al lavoro di UPI Emilia-Romagna, ente capofila della proposta, e le Province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, cui si aggiungono UISP e CSI regionale, USP della Provincia di Piacenza, gli Istituti superiori Spallanzani (RE), Bertolucci e Magnaghi Solari (PR).

Attraverso la formazione di gruppi di giovani, sono state realizzate giornate dedicate agli sport di strada come il parkour, la danza urbana, gli sport della glisse, le giocolerie, il basket 3×3, con workshop e seminari specifici, laboratori e scambi di esperienze, con la partecipazione di stakeholders interessati alla tematica.

Il progetto, approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,  prevedeva inizialmente una durata complessiva di 8 mesi poi prolungata a causa della Pandemia da Coronavirus,  e si è svolto nelle 4 Province partner, coinvolgendo altresì i Comuni di Novellara, Polesine Zibello, Neviano degli Arduini, Boretto, Rio Saliceto, San Polo d’Enza, Villa Minozzo, Castelnuovo di Sotto, Polinago, Albinea e Cavriago: realtà territoriali di piccole dimensioni che non sempre possono intercettare offerte sportive strutturate.

Tra i risultati attesi da UPI Emilia-Romagna e dai partner aderenti vi è anzitutto l’aumento dei giovani partecipanti alle attività sportive, coinvolgendo quanti non sono intercettati dalle offerte sportive strutturate di società e gruppi, nonché una sensibilizzazione a corretti e sani stili di vita, contribuendo anche a incentivare il ripopolamento dei contesti periferici ed isolati.

Vi è poi un obbiettivo di carattere strutturale, volto a determinare un ruolo centrale delle Province in ambito programmatorio e di coordinamento coi territori, coadiuvato da UPI per quanto concerne gli aspetti relazionali e strategici.

Abbandonare lo sport durante l’adolescenza aumenta le probabilità di trascorrere una vita sedentaria. A questo proposito i rapporti Unicef e Ue- Ocse confermano che in Europa un bambino su tre è in sovrappeso. Secondo gli ultimi dati Istat la quota dei bambini sedentari è del 48% nella fascia 3-5 anni e oltre 20% nei ragazzi tra i 18 e 20 anni.